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Apparizione della Madonna a La Salette

Vergine e veggenti Melanie e Maximin Santuario di La Salette

Apparizione del 19 settembre 1846

 

La mattina di sabato 19 settembre 1846 Maximin e Mélanie partono insieme per condurre al pascolo quattro mucche ciascuno; Maximin ha con sé anche una capra e un cane. Verso mezzogiorno, quando la campana suona l'Angelus delle dodici, i due pastorelli fanno abbeverare gli animali alla cosiddetta « fontana delle bestie »; poi si avvicinano alla « fontana degli uomini » e lì consumano il loro pasto, a base di pane e formaggio; una volta finito, altri tre pastori arrivano alla fontana e si intrattengono con i ragazzi che, dopo la loro partenza, sentono il bisogno di riposarsi. Dopo una o due ore, Mélanie si sveglia e, non scorgendo più le bestie, chiama Maximin e corre su per il colle a cercarle; Maximin la segue. Trovatele, si tranquillizza e inizia a scendere dal colle. Fatti alcuni passi, Mélanie scorge all'improvviso un globo di luce nel luogo dove avevano lasciato i tascapane. Chiama in fretta Maximin, e insieme cercano di capire cosa stia accadendo: la paura si impossessa dei due ragazzi; Mélanie lascia cadere il suo bastone, mentre Maximin cerca di riprenderlo, per potersi difendere da quella luce. Ma a questo punto i ragazzi scorgono all'interno del globo di luce la figura di una donna, che essi chiameranno sempre la « bella Signora », seduta con i gomiti poggiati sulle ginocchia e il viso nascosto tra le mani; la sentono singhiozzare. La donna si alza lentamente e dice: « Avvicinatevi, figli miei, non abbiate timore, sono qui per annunciarvi un grande messaggio ».  È vestita come le donne del villaggio: un abito che scen­de fino ai piedi, uno scialle, una cuffia sulla testa, un grem­biule annodato attorno ai fianchi. La cuffia, l'orlo dello scialle e i piedi sono ornati da ghirlande di rose. Accanto alle rose dello scialle è visibile una pesante catena, men­tre al petto porta un crocifisso con ai lati un paio di tena­glie e un martello. Allora la « bella Signora » continua: « Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo continuamente per voi; voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere. E’ questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio! Coloro che guidano i carri non sanno imprecare senza usare il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio. Se il raccolto si guasta, la colpa è vostra. Ve l'ho mostrato l'anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ve ne saranno più ». La parola «patate» (pommes de terre, in francese) met­te in imbarazzo Mélanie. Nel dialetto locale, le patate ven­gono chiamate « las truffas ». La ragazza si rivolge allora a Maximin. Ma la « bella Signora » la previene, continuan­do il suo discorso non più in francese, ma nel dialetto dei ragazzi: « Voi non capite, figli miei? Ve lo dirò diversamente. Se avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che verrà cadrà in polvere, quando lo batterete. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci si guasteranno e l'uva marcirà ». A questo punto, la donna affida un segreto a Maximin e poi a Mélanie; quindi prosegue: « Se si convertono, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Fate la vostra preghiera, figli miei? ». « Non molto, Signora », rispondono entrambi. « Ah, figli miei, bisogna proprio farla, sera e mattino! Quando non potete far meglio, dite almeno un Pater e un 'Ave Maria; quando potete fare meglio, ditene di più. A messa, d'estate, vanno solo alcune donne anziane; gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che fare, vanno a messa solo per burlarsi della religione. In Quaresima, vanno alla macelleria come i cani. Avete mai visto del grano guasto, figli miei? ». « No, Signora », rispondono. Allora la donna si rivolge a Maximin: «Ma tu, figlio mio, lo devi aver visto una volta con tuo padre, verso la terra di Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Vi andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz'ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti: "Prendi, figlio mio, mangia ancora del pane quest'anno, perché non so chi ne mangerà l'anno prossimo, se il grano continua in questo modo"». « Oh, sì, Signora, ora ricordo: prima non me lo ricor­davo! », risponde Maximin. La donna riprende a dire in francese: «Ebbene, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio po­polo». Poi inizia a muoversi, attraversa il ruscello e, senza voltarsi, ripete: « Andiamo, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio po­polo ». La « bella Signora » risale il sentiero sinuoso che porta al Collet e si eleva da terra; i pastorelli la raggiungono e si accorgono che guarda prima il cielo e poi la terra. A quel punto, la donna inizia a fondersi nella luce, e quest'ultima, a sua volta, scompare.

 

 

 
Santuario di La Salette   Santuario di La Salette

Messaggio della Madonna

"Melania ciò che sto per dirti ora, non resterà sempre segreto; lo potrai pubblicare nel 1858".

I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, i sacerdoti con la loro cattiva vita, con la loro irriverenza ed empietà nella celebrazione dei Santi Misteri, con l'amore per i soldi, con l'amore per l'onore ed i piaceri, i sacerdoti sono diventati delle cloache d'impurità. Sì, i sacerdoti domandano vendetta, e la vendetta è sospesa sulle loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio, che con la loro infedeltà e la loro cattiva vita, crocifiggono di nuovo mio Figlio!

I peccati delle persone consacrate a Dio, gridano verso il cielo e richiedono vendetta, ed ecco che la vendetta è alla loro porta, non vi è infatti più alcuno che implori misericordia e perdono per il popolo; non vi sono più anime generose, non vi è più  nessuno degno di offrire la Vittima senza macchia all'Eterno in favore del mondo.

Dio colpirà in modo senza pari.

Guai  agli  abitanti   della terra! Dio darà fondo alla sua collera e nessuno potrà sottrarsi a tanti mali messi insieme. I capi e i conduttori del popolo di Dio hanno trascurato la preghiera e la penitenza e il demonio ha ottenebrato la loro intelligenza, essi sono diventati delle stelle erranti che il vecchio diavolo trascinerà con la sua coda per farli perire. Dio permetterà al vecchio serpente di mettere divisioni tra i regnanti, in ogni società ed in ogni famiglia. Si soffriranno pene fisiche e morali; Dio abbandonerà gli uomini a se stessi, e manderà dei castighi   che si succederanno per oltre trentacinque anni.

La Società è alla vigilia dei flagelli più terribili e dei più grandi avvenimenti; ci si deve aspettare di essere governati con una verga di ferro ed a bere il calice della collera di Dio.

Che il Vicario di mio Figlio il Sommo Pontefice Pio IX non esca da Roma dopo il 1859; ma che sia fermo e generoso e combatta con le armi della fede e dell'amore; io sarò con lui. Che non si fidi di Napoleone; il suo cuore è doppio, e allorché vorrà essere simultaneamente Papa ed Imperatore, presto Dio l'abbandonerà; lui è quell'aquila che volendo sempre più innalzarsi, cadrà sulla spada di cui voleva servirsi per costringere i popoli ad innalzarlo.

L'Italia sarà punita per l'ambizione di voler scuotere il giogo del Signore dei Signori; per cui sarà abbandonata alla guerra; il sangue scorrerà per ogni dove; le chiese saranno chiuse o profanate; i preti e i religiosi saranno scacciati, saranno fatti morire e morire di una morte crudele. Diversi abbandoneranno la fede, ed il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; fra queste persone vi saranno anche dei vescovi.

Che il Papa si tenga in guardia dai facitori di miracoli, è venuto infatti il tempo in cui sia in aria che sulla terra vi saranno i prodigi più sbalorditivi.

Nell'anno 1864, Lucifero con un gran numero di demoni saranno staccati dall'inferno; essi, piano piano, aboliranno la fede, anche nelle persone consacrate a Dio, li accecheranno in tal modo che, senza una speciale grazia, queste persone finiranno per prendere lo spirito di questi angeli perversi; diverse case religiose perderanno completamente la fede e perderanno molte anime.

I libri cattivi abbonderanno sulla terra, e gli spiriti delle tenebre spanderanno dappertutto un rilassamento universale per quel che concerne il servizio di Dio; essi avranno un grandissimo potere sulla natura: vi saranno delle chiese per servire questi spiriti. Delle persone saranno trasportate da un luogo all'altro da questi cattivi spiriti, ed anche dei preti, perché non seguiranno lo spirito del Vangelo che è spirito d'umiltà, di carità e di zelo per la gloria di Dio. Si faranno risuscitare dei morti e dei giusti. (Cioè che questi morti assumeranno la fisionomia delle anime giuste che erano vissute sulla terra per meglio sedurre gli uomini; questi cosiddetti morti risuscitati, che poi non sono  altro che il demonio in quelle sembianze, predicheranno un altro Vangelo contrario a quello del vero Gesù Cristo, negando l'esistenza del Cielo ed anche delle anime dei dannati. Tutte queste anime appariranno come unite al loro corpo).

In ogni luogo vi saranno prodigi straordinari poiché, essendosi spenta la vera fede, la falsa luce rischiara il mondo. Guai ai Principi della Chiesa che saranno intenti ad ammassare soltanto ricchezze su ricchezze, a salvare la propria autorità e a dominare con orgoglio!

Il "Vicario di mio Figlio dovrà soffrire molto, poiché per un certo tempo la Chiesa sarà data a grandi persecuzioni; e questo sarà il tempo delle tenebre; la Chiesa subirà una crisi spaventosa".

La santa fede di Dio essendo dimenticata, ogni individuo vorrà guidarsi da solo ed essere superiore ai suoi simili. Saranno aboliti i poteri civili ed ecclesiastici, ogni ordine ed ogni giustizia saranno calpestati; non si vedrà che omicidi, odio, gelosia, menzogna, discordia, senza amore per la patirà né per la famiglia.

Il Santo Padre soffrirà molto, Io sarò con lui fino alla fine, per ricevere il suo sacrificio. I cattivi attenderanno diverse volte alla sua vita senza poter nuocere ai suoi giorni; ma né lui né il suo successore.... vedranno il trionfo della Chiesa di Dio.

I governanti civili avranno tutti lo stesso piano che sarà di abolire e far sparire ogni principio religioso per far posto al materialismo, all'ateismo, allo spiritismo e ad ogni specie di vizi. Nell'anno 1865, si vedrà l'abominazione nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa marciranno e il demonio si farà come il re dei cuori. Che quelli che presiedono le comunità religiose stiano attenti alle persone che debbono ricevere, poiché il demonio si servirà di tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi, persone dedite al peccato, infatti i disordini e l'amore per i piaceri carnali saranno sparsi in tutta la terra.

"La Francia, l'Italia, la Spagna e l'Inghilterra, entreranno in guerra; il sangue scorrerà per le strade; il francese si batterà col francese, l'italiano con l'italiano; in seguito vi sarà una guerra generale che sarà spaventosa. Per un tempo, Dio non si ricorderà più della Francia né dell'Italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non è più conosciuto. I cattivi spiegheranno tutta la loro malizia; ci si ucciderà e massacrerà a vicenda perfino nell'interno delle case".

Al primo colpo della sua spada sfolgorante le montagne e la natura intera tremeranno di spavento, perché i disordini ed i crimini degli uomini trapassano la volta celeste. Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; diverse grandi città saranno scosse ed inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perso; non si vedrà che omicidi; non si sentirà che rumore di armi e di bestemmie.

I giusti soffriranno molto; le loro preghiere, le loro penitenze e le loro lagrime saliranno fino al Cielo, e tutto il popolo di Dio domanderà perdono e misericordia, e domanderà il mio aiuto e la mia intercessione. Allora Gesù Cristo, con un atto della sua giustizia e della sua grande misericordia per i giusti, ordinerà ai suoi Angeli che tutti i suoi nemici siano uccisi. Di colpo i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato, periranno, e la terra diverrà come un deserto.

Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato, e glorificato; la carità fiorirà dappertutto. I nuovi re saranno il braccio destro della santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato dappertutto, e gli uomini faranno grandi progressi nella fede, perché vi sarà unità fra gli operai di Gesù Cristo e perché gli uomini vivranno nel timore di Dio.

Questa pace, tra gli uomini, non sarà lunga; venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che capitano sulla terra. Un precursore dell'anticristo, con le sue truppe di diverse nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi considerare come un Dio.

La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe (oltre alla peste e alla fame che saranno generali); vi saranno delle guerre fino all'ultima guerra che sarà allora fatta dai dieci re dell'anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso piano e saranno i soli che governeranno il mondo. Prima che questo arrivi, vi sarà nel mondo una falsa pace; si penserà solo a divertirsi; i cattivi s'abbandoneranno ad ogni sorta di peccato; ma i figli della S. Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori, cresceranno nell'amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care. Beate le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con loro fino a quando arriveranno alla pienezza dell'età.

La natura domanda vendetta per gli uomini e freme di spavento nell'attesa di ciò che deve accadere alla terra macchiata di crimini. Tremate, terra e voi che fate professione di servire Gesù Cristo, e che nel vostro interno adorate voi stessi, tremate, poiché Dio vi abbandonerà al suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione; molti conventi non sono più la casa di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.

È in questo tempo che nascerà l'anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che avrà comunicazione col vecchio serpente, il maestro di impurità, suo padre sarà un Vescovo...; nascendo vomiterà bestemmie; avrà i denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; emetterà delle grida spaventose, farà prodigi, si nutrirà solo di impudicizie. Avrà dei fratelli che, sebbene non siano come lui dei demoni incarnati, saranno figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le intrepide vittorie che riporteranno; presto ciascuno di loro sarà alla testa degli eserciti, assistiti da legioni dell'inferno.

Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno il loro movimento regolare, la luna rifletterà soltanto una debole luce rossastra; l'acqua ed il fuoco daranno al globo della terra dei movimenti convulsi ed orribili terremoti che faranno inghiottire le montagne, le città ecc...

Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'anticristo.

I demoni dell'aria con l'anticristo faranno grandi prodigi sulla terra e nell'aria, e gli uomini si pervertiranno sempre più. Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni avranno conoscenza della Verità.

Rivolgo un pressante appello alla terra; chiamo i veri discepoli di Dio vivente e regnante nei Cieli; chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo vero Salvatore degli uomini, chiamo i miei figli, i miei veri devoti, coloro che si sono dati a me perché li conduca al mio divin Figlio, coloro che io porto per così dire nelle mie braccia, coloro che sono vissuti nel mio spirito; chiamo infine gli Apostoli degli ultimi tempi, discepoli fedeli di Gesù Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di se stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo.

È tempo che crescano e vengano a rischiarare la terra. Andate e mostratevi come i miei figli prediletti; io sono con voi ed in voi, purché la vostra fede sia la luce che vi rischiari in questi giorni di sventure. Che il vostro zelo vi renda come degli affamati della gloria e dell'onore di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete; poiché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.

La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione. Ma ecco Enoch ed Elia ripieni dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio, e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio, e molte anime saranno consolate; faranno grandi progressi in virtù dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell'anticristo. Guai agli abitanti della terra! Vi saranno guerre sanguinose e carestie, epidemie di peste e di malattie contagiose; vi saranno delle piogge di una spaventosa grandine di animali; dei tuoni che scuoteranno le città; dei terremoti che inghiottiranno i paesi; si sentiranno delle voci nell'aria; gli uomini sbatteranno la testa contro i muri; invocheranno la morte; e d'altro canto la morte farà loro supplizio; il sangue scorrerà dappertutto.

Chi potrà vincere, se Dio non accorcia il tempo della prova? Per mezzo del sangue, le lagrime e le preghiere dei giusti, Dio si lascerà piegare; Enoch ed Elia saranno uccisi; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e consumerà tre città; l'universo intero sarà colpito dal terrore, e molti si lasceranno sedurre, perché non hanno adorato il vero Cristo vivente in mezzo a loro. È il tempo; il sole si oscura; la fede soltanto vivrà.

Ecco il tempo, l'abisso si apre. Ecco il re dei re delle tenebre. Ecco la bestia coi suoi sudditi, che si dice salvatore del mondo. S'innalzerà con orgoglio nell'aria per andare fino in cielo; sarà però soffocato dal soffio si San Michele Arcangelo. Cadrà, e la terra che, da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà scaraventato per sempre, con tutti i suoi, negli abissi eterni dell'inferno. Allora l'acqua ed il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell'orgoglio degli uomini, e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e Glorificato.

                                                                                        (Testo riportato dal sito www.profezieonline.com)

 

La Vergine piange per le sofferenze che attendono l'umanità
Statua Vergine piangente   Immagine Vergine piangente

 

I veggenti Melania e Massimino, dopo aver fatto a voce un' incalcolabile numero di volte il racconto di come si è svolta l'apparizione, nel 1878 decidono di scriverlo. Viene pubblicato a Lecce il 15 Novembre 1879, con l'Imprimatur del Vescovo Monsignor Zola e ristampato "ne varietur" a Lione nel 1904, qualche mese prima della morte di Melania. Questa piccola pubblicazione è divenuta una rarità, sotto vi è riportato  il testo con fedeltà.

"Il 18 settembre 1846 vigilia della Santa Apparizione della Madonna, mi trovavo sola, come d'abitudine, per guardare le mucche dei miei padroni. Verso le undici del mattino, vidi avvicinarsi un ragazzino. Al vederlo, mi spaventai, mi sembrava infatti, che tutti dovevano sapere come io fuggissi ogni sorta di compagnia. Il ragazzo mi si avvicinò e mi disse: "Piccola, io vengo con te, anch'io sono di Corps".

A queste parole venne subito fuori il mio brutto temperamento, e ritirandomi di qualche passo, gli dissi: "Non voglio nessuno, voglio restare sola". Ma il ragazzo mi veniva dietro dicendo: "Su, lascia che venga con te, il mio padrone mi ha detto che debbo guardare le mucche con le tue: io sono di Corps". Io mi allontanai da lui e gli feci segno che non desideravo nessuno, e dopo essermi allontanata, mi sedetti sull'erba. Là mi misi a discorrere con i fiorellini del Buon Dio.

"Dopo un momento, diedi uno sguardo dietro di me e vidi Massimino seduto vicino a me. Mi disse subito: "Lasciami stare, sarò molto bravo". Ma il mio cattivo temperamento non ne volle sapere. Mi alzo con precipitazione e me ne scappo un pò più lontano senza dirgli nulla e mi rimetto a giocare con i fiorellini del Signore. Un momento dopo, Massimino era ancora là per ripetermi che sarebbe stato bravo e non avrebbe detto una parola, perché s'annoiava a stare da solo, e che il suo padrone l'aveva mandato con me, ecc. Questa volta mi fece pena e gli feci segno di sedersi, ed io continuai con i fiorellini del Buon Dio.

"Massimino non tardò a rompere il silenzio, si mise a ridere (e penso che si burlasse di me), io lo guardo e lui mi dice: "Divertiamoci, facciamo un gioco". Non risposi nulla, perché ero tanto ignorante che non capivo come si potesse giuocare con un'altra persona, essendo sempre stata sola. Io continuavo a giuocare, da sola, con i fiori, e Massimino essendosi del tutto avvicinato a me, non faceva che ridere dicendomi che i fiori non avevano orecchie per ascoltarmi e che dunque dovevamo giocare assieme. Ma io  non  mi sentivo affatto portata al gioco che mi faceva fare. Tuttavia incominciai a parlargli, e mi disse che i dieci giorni che doveva passare col suo padrone sarebbero presto finiti e che dopo se ne sarebbe andato a Corps da suo padre ecc....

"Mentre mi parlava s'udì la campana de La Salette, era l'Angelus; feci segno a Massimino di rivolgere il suo pensiero al Signore. Si scoprì il capo e rimase un momento in silenzio. Poi gli dissi: "Vuoi pranzare? - Si mi rispose. Andiamo". Ci sedemmo, presi dalla borsa le provvigioni che mi avevano dato  i miei padroni e, secondo la mia abitudine, prima di iniziare a tagliare il mio pane rotondo, con la punta del coltello, feci una croce sul pane, e nel mezzo un piccolo buco, dicendo: "Se c'è il diavolo, che se ne vada, se invece c'è il Signore, che vi resti"! E presto presto coprì il fiorellino.

Massimino scoppiò in una grande risata e diede una pedata al mio panino che mi scappò dalle mani, rotolò fino in basso alla montagna e si perse. Avevo con me un altro pezzo di pane; lo mangiammo insieme; e dopo ci mettemmo a giocare; ma capendo che Massimino doveva ancora aver fame, gli indicai un posto della montagna coperto di piccoli frutti. Lo spinsi ad andarseli a mangiare, ciò che fece subito; ne mangiò e ne riportò il cappello pieno. La sera discendemmo dalla montagna e ci promettemmo di ritornare a vigilare le nostre mucche assieme.

L'indomani 19 settembre, ero in cammino con Massimino. Stavamo salendo assieme alla montagna. Trovavo che Massimino era buonissimo, molto semplice, e parlava volentieri di ciò di cui volevo parlare, era anche molto arrendevole, rinunciando al suo modo di vedere; era solo un tantino curioso poiché, non appena io mi allontanavo da lui e vedeva che io mi fermavo, correva subito per vedere ciò che stavo facendo e sentire ciò che io dicevo ai fiori del Buon Dio; e se non arrivava in tempo mi domandava cosa io avessi loro detto.

"Massimino mi domandò di insegnarli un gioco. La mattina era già abbastanza inoltrata. Gli dissi di raccogliere dei fiori per fare il "Paradiso". Tutti e due ci mettemmo all'opera; presto avevamo una quantità di fiori di diversi colori. Si fece sentire l'Angelus del villaggio, perché il cielo era bello e senza nuvole. Dopo aver detto al Signore quello che sapevamo, dissi a Massimino che dovevamo condurre le mucche su un pianoro presso la scarpata, dove avremmo trovato delle pietre per costruire il "Paradiso". Conducemmo le mucche al posto designato e dopo consumammo il nostro piccolo pasto; poi ci mettemmo a trasportare pietre e a costruire la nostra piccola casa che consisteva in un pianterreno che avrebbe fatto da cosiddetta nostra abitazione, e un piano superiore che, secondo noi, era il "Paradiso".

"Questo piano era addobbato di fiori di diversi colori, con corone tenute dai gambi dei fiori stessi. Questo "Paradiso"   era coperto da un'unica pietra larga che avevamo coperto di fiori, tutt'intorno vi avevamo anche sospeso delle corolle. Costruito il "Paradiso" lo guardavamo; sopraggiunse il sonno, ci allontanammo da lì non più   di due passi e ci addormentammo sull'erba.

"Essendomi svegliata e non avendo visto le mucche, chiamai Massimino e raggiunsi la montagnola. Avendo visto da lassù che le mucche erano tranquillamente distese, ridiscesi, e Massimino stava salendo, quando ad un tratto vidi una bella luce più brillante di quella del sole ed ebbi appena il tempo di dire queste parole: "Massimino vedi tu laggiù? Ah! Mio Dio!". allo stesso istante lasciai cadere il bastone che tenevo in mano. Non so quale cosa deliziosa si passasse in quel momento in me, ma mi sentii attirare, provai un gran rispetto pieno d'amore ed il mio cuore avrebbe voluto correre più veloce di me.

"Guardavo con molta forza quella luce che era immobile, e come se si fosse aperta, scorsi un'altra luce ancora più brillante della prima che si muoveva e, in quella luce, una bellissima signora seduta sul nostro Paradiso con la testa fra le mani".

"La bella Signora si alza, incrocia piano le sue braccia guardandoci e ci dice: "Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura, sono qui Per Annunciarvi una grande notizia". Queste dolci e soavi parole mi fecero voltare fino a lei, mentre il mio cuore avrebbe voluto attaccarsi a lei per sempre.

"Arrivata vicinissimo alla Bella Signora, davanti a le, alla sua destra, Ella inizia il suo discorso, mentre anche le lagrime cominciano a scendere dai suoi begli occhi:

"Se il mio popolo no vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare  andare la mano di mio Figlio. Essa regge a fatica e si è tanto appesantita che non posso più trattenerla.

Da quanto tempo che soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, debbo pregarlo continuamente. E voi, non ne fate alcun caso. Ma avrete un bel pregare, un bel fare, non ricompenserete mai la pena che mi sono presa per voi".

"Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole accordare. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio".

"I conducente dei carri non sanno parlare senza mettervi in mezzo il nome di mio Figlio.

Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio. Se i raccolti si guastano, è per colpa vostra. Ve l' ho fatto vedere l'anno scorso con le patate, non l'avete voluto capire; anzi ogni volta che si trovavano quelle guaste, voi bestemmiavate e  mettevate in mezzo il nome di mio Figlio. Ma esse continueranno a guastarsi, e a Natale non ne avrete più".

A questo punto io cercavo di capire la parola "patate"; e credevo si trattasse di "mele".

La Buona Bella Signora, indovinando il mio pensiero, ripiglia così: "Voi non capite, figli miei, ve lo dirò in altro modo".

La traduzione del francese è la seguente:

"Se il raccolto si rovina, è per causa vostra; ve l' ho fatto vedere l'anno scorso con le patate, e voi non l'avete voluto capire; anzi, al contrario, ogni volta che si trovavano quelle guaste, voi bestemmiavate e vi servivate del nome di mio Figlio. Esse continueranno a guastarsi e, a Natale non ce ne saranno più. Se avete del grano non bisogna seminarlo.

Tutto quello che seminerete lo mangeranno le bestie; e ciò che verrà, allorché lo trebbierete, diventerà polvere. Ci sarà una grande carestia. Prima che arrivi la carestia i bambini al di sotto dei sette anni saranno colti da un tremore e moriranno fra le mani di coloro che li tengono; gli altri faranno penitenza per mezzo della fame. Le noci diverranno cattive; l'uva diverrà fradicia"

A questo punto la Bella Signora, che mi rapiva, rimase un momento senza che io la sentissi; la vedevo però continuare, come se parlasse, a muovere con grazia le sue amabili labbra. Massimino allora riceveva il suo messaggio. Poi, indirizzandosi a me, la SS. Vergine mi parlò e mi diede un segreto in francese. Questo segreto, eccolo per intero e tal quale me l' ha dato.

                                                                                   (Testo riportato dal sito www.profezieonline.com)

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